Ricordo del Dr. Gianpaolo Strada
Venerdì Santo 2 aprile 2021 alle 6,00 del mattino, a seguito di una sopraggiunta crisi cardiaca, ma ancora lucido e sereno, il dr. Gianpaolo Strada di anni 94 ci ha lasciato. Da tempo curato ed assistito costantemente ed amorevolmente dai figli Massimo e Vittorio, al momento del trapasso si è fatto il segno della croce, ha salutato con la mano i figli e cristianamente lieto ha chiuso gli occhi per sempre. La fede l’aveva appresa in famiglia e fatta propria, sbocciata nel suo cuore come un fiore in primavera attraverso l’amicizia con lo zio venerabile mons. Olivares.
A noi che gli abbiamo voluto bene e pure beneficiato dei suoi servizi professionali, non resta che ricordarlo ripercorrendo alcuni passi della sua vita affinché diventi esempio per tutti.
Gianpaolo Strada era figlio di un noto industriale del mobile di Cesano Maderno, quarto di nove fratelli, classe 1926 , finito il liceo scientifico decise di dedicarsi allo studio della Medicina.
Grande sportivo, il giovane Gianpaolo è stato mezz’ala del Meda Calcio nei campionati di Serie C durante i quattro anni del dopoguerra, con una presenza nella nazionale giovanile. Poi un infortunio sul campo ha messo la parola fine all’attività agonistica ma non è venuto meno l’impegno in altre discipline sportive. Amante del ciclismo, durante la sua attività professionale ha percorso ben centodiecimila chilometri con la sua mitica bicicletta “Umberto Dei” conservata ancor oggi con cura.
Nel novembre del 1952 si laureò in Medicina e Chirurgia con esperienza di ginecologo presso l’ospedale di Desio. A fine anno ottenne l’incarico a Meda, dove per cinquant’anni svolse la professione. Se a Gianpaolo gli si chiedeva di raccontare qualche aneddoto legato alla sua attività, si trasformava in un fiume in piena e ci si rendeva conto che nel suo studio medico erano passate generazioni di medesi. A quei tempi il medico di famiglia lavorava giorno e notte, non prescriveva solo ricette ma era atto a piccoli interventi di chirurgia, conosceva l’arte di far nascere i figli, accompagnava il paziente in ospedale e se ne prendeva cura dopo le dimissioni. Gianpaolo Strada era un grande clinico, figlio di una medicina di base fondata sul contatto tra paziente e medico e poi, al bisogno, seguivano gli esami di laboratorio o di radiologia.
Nel 1996 riceveva la “Paul Harris” massima onorificenza internazionale del Rotary per la sua dedizione ed impegno professionale. L’8 settembre del 2005 la sua città per elezione, Meda, riconoscente, lo premiava con l’onorificenza di cittadino benemerito: medico solerte e preciso, affettuosamente legato ai suoi pazienti e contrassegnato da un senso di umanità e responsabilità.
Nei primi anni Cinquanta Gianpaolo conobbe Liliana Ceppi, una donna dal grande cuore, nel 1955 si sposarono e dal loro matrimonio nacquero Massimo (pure lui medico) e Vittorio. La famiglia Strada è sempre stata una bella famiglia, accogliente, disponibile verso chi, a qualsiasi ora, si attaccava a quel campanello fuori dal cancello per un bisogno urgente. Il dottore non si faceva attendere, tempo bello o brutto, strade asfaltate o sterrate, eccolo sulla bicicletta o sulla Cinquecento presentarsi dall’ammalato con la borsa in mano. Gianpaolo Strada non solo sportivo, ma anche latinista, appassionato di musica e pittura. La sua arte si esprimeva attraverso forme geometriche tracciate su fogli bianchi e colorate con pennarelli (astrattismo geometrico). Con grande piacere, ho potuto ammirare le sue opere e vi ho trovato un talento razionale, logico, matematico, tipico di chi ha fatto della scienza medica una missione. Un concentrato di sentimenti, idee, emozioni espresse con armonia di forme e colori.
Ciao Gianpaolo, sono sicuro che ora sarai in compagnia di tua moglie Liliana che da tempo ti ha preceduto e dal cielo continuerete a volerci bene.
Felice Asnaghi