In occasione dei dieci anni di attività di UNITRE Meda se ne ripercorrono le tappe salienti e si tracciano i propositi per il futuro
Il 12 aprile 2012, nella Sala Consiliare del Comune di Meda, si costituiva UnitreMeda, sede locale dell’Associazione Nazionale dell’Università della Terza Età – Università delle Tre Età. Alla presenza dei venti soci fondatori e della storica Presidente Nazionale Irma Maria Re (che da poco ci ha lasciato, ultranovantenne), veniva sottoscritto l’atto fondativo di UnitreMeda, Associazione di Promozione Sociale aperta all’arricchimento culturale e al benessere psico-fisico delle persone adulte e dei giovani.
Nelle intenzioni, si pensava di dare vita a un organismo che potesse aggregare socialmente, attraverso un’offerta didattico-pedagogica in grado di stimolare l’interesse intellettuale e tenere viva la pratica del sano esercizio fisico. Un modo per essere motivati a fare insieme quello che in genere è più difficile fare da soli, magari solo per pigrizia o per mala voglia.
In effetti la formula di Unitre è abbastanza semplice: più complesso è metterla in pratica, perché richiede uno sforzo organizzativo non indifferente, a partire dal reperimento della sede, che rimane il problema principale per un’associazione come Unitre.
Quando siamo partiti non avevamo ancora una sede, nonostante i vari tentativi fatti per individuarne una e temevamo francamente di non riuscire a far decollare l’impresa. Fu grazie alla disponibilità della allora Dirigente Scolastica, che si riuscì a utlizzare le strutture dell’Istituto Professionale Don Milani e a iniziare regolarmente l’Anno Accademico 2012/2013. In seguito, dall’Anno Accademico 2017/2018, previ accordi con la Parrocchia di S. Maria Nascente, è stato possibile trasferirsi nelle aule dell’ex Oratorio S. Giacomo e dar vita così a una nuova fase di UnitreMeda.
Giunti al decimo anno di attività, ci è parso doveroso enfatizzarne la ricorrenza, pensando di aver fatto, almeno fin qui, qualcosa di buono per la comunità di Meda e il territorio del circondario. Abbiamo cioè cercato di dare la possibilità a chi ne ha voglia, di impiegare utilmente il proprio tempo, accrescendo il proprio sapere, assecondando interessi mai completamente soddisfatti, condividendo esperienze, intrattenendosi su avvincenti dispute culturali, misurandosi con pratiche artistiche o dilettandosi con esibizioni musicali o altri diversivi.
Unitre è una grande palestra sociale oltre che culturale e che molto fa per il benessere delle persone che, fuori dai circuiti attivi del lavoro, hanno ancora voglia di impegnarsi o di non rinunciare a istruirsi. Unitre più ancora vuol essere un organismo partecipato, di pertinenza dei soci che devono sentirsi protagonisti e non semplici iscritti o meri utenti.
Unitre vive sostanzialmente delle quote dei soci, che sono a tutti gli effetti gli azionisti dell’associazione e che perciò dovrebbero averne a cuore le sorti. Crediamo che sia utile e necessario far conoscere Unitre e far sapere cosa fa e come lo fa. Per continuare questa esperienza, che noi giudichiamo positiva, è perciò essenziale comunicare il nostro lavoro e cercare anche, chi può essere disponibile a dare una mano o anche a raccogliere la sfida che da dieci anni ci siamo impegnati ad affrontare.
Ci siamo presi l’impegno di far conoscere quanto è stato fatto in questi dieci anni e vorremmo farlo in modo consono ma soprattutto sobrio, anche nel rispetto di coloro che nel frattempo ci hanno lasciato. E’ nostra intenzione organizzare iniziative ed eventi che, a partire dal 12 aprile, anniversario della fondazione, continueranno sino a fine anno.
Per riuscire a tener fede all’impegno avremmo bisogno di persone di buona volontà, disposte appunto a prestarsi per aiutare a realizzare un’impresa, che ci auguriamo possa giungere anche lontano e coinvolgere altre persone.
Prima della pausa forzata del Covid eravamo prossimi a raggiungere la rispettabile quota di 400 iscritti e vorremo tanto tornare a quei livelli, non per manie di grandezza ma come conferma della bontà della nostra proposta e della qualità delle nostre attività, di cui va dato merito ai docenti che mai hanno fatto mancare il loro apporto e ai quali va il nostro sincero ringraziamento.
Tra gli eventi commemorativi abbiamo anche pensato di promuovere delle pubblicazioni, mettendo a frutto il lavoro dei docenti e le opere realizzate dai corsisti.
Servono risorse, umane ed economiche ma contiamo di riuscire a recuperarle, avendo avuto modo di sperimentare la generosità della comunità medese.
Al più presto comunicheremo il calendario delle iniziative pro-decennale e vorrei chiudere con un invito a coloro che in questi anni hanno conosciuto Unitre e mi auguro anche apprezzata.
Unitre è una bella realtà che può servire, come nelle nostre intenzioni, a far vivere meglio e i risultati di questi anni ci dicono che l’obiettivo si può raggiungere e può migliorare la qualità della vita. Se Unitre ci sta a cuore, allora è il momento questo di dimostrare un sano orgoglio per una realtà che è nostra, di ciascuno di noi e che vorremmo continuasse a crescere a contaminare nel bene.
Si può fare: insieme.
A tutti un cordiale e festoso saluto e tanti cari auguri di Buona Pasqua!